Stai navigando con un browser obsoleto. Clicca qui e aggiorna il tuo browser per avere una migliore esperienza di navigazione.

Vivai Nicola di Nicola Marco
Richiedi preventivo

25/10/2019 • EventiNocciolo: dal vivaio alla tavola – Convegno del 16 ottobre 2019

Nella giornata di mercoledì 16 ottobre 2019 si è tenuto presso la nostra azienda un convegno “Nocciolo: dal vivaio alla tavola”. In collaborazione con la Confagricoltura di Asti e Isagro (Italian creativity for plant health), abbiamo trattato temi quali: metodi di impianto e coltivazione del nocciolo e le problematiche relative alla cimice asiatica.

La pianta di nocciolo è caratterizzata per avere un tipico portamento a cespuglio, con l’apparato radicale ben esteso; sulla stessa pianta sono presenti sia fiori maschili (amenti) che producono polline, sia fiori femminili. L’impollinazione del nocciolo avviene tramite il vento. Essendo una pianta rustica si adatta a molteplici climi e tipi di terreno, anche se preferisce terreni sciolti con pH neutro (da 6,8 a 7,2). Soffre i terreni compatti con ristagni idrici. L’età ideale del nocciolo per essere impiantato è di due anni (un anno di ceppaia e uno di vivaio). Contrariamente  a quello che si pensa, l’entrata in produzione avviene dopo 4/5 anni dalla messa a dimora in corileto anche per piante che hanno più di due anni. Il raggiungimento della massima produzione avviene dall’ 8°/9° anno e se potato in modo corretto riesce a produrre anche dopo 30-35 anni dall’impianto. Dopo aver preparato adeguatamente il terreno le piante devono essere messe a dimora, preferibilmente in autunno, ottenendo così un risultato migliore.

I costi di coltivazione possono essere riassunti come segue:

  • 2 fresature interceppi: € 100,00/cad (circa € 200,00/ha).
  • 2 rifinitura manuale sulla pianta (circa € 150,00/ha).
  • Concimazione localizzata (circa € 300,00/ha).
  • 2 lavorazioni interfila con erpice a disco o rototerra (circa € 200,00/ ha).
  • Rippatura autunnale (circa € 100,00/ha).

Al secondo, terzo e quarto anno di impianto i prezzi citati rimangono pressoché invariati, con l’aggiunta di una spollonatura manuale annuale di circa (€ 200/ha).

Al quinto anno i costi di gestione aumentano per:

  • concimazioni di produzione (circa € 400,00/ha).
  • Trattamenti (circa € 300,00/ha).
  • Trinciatura e preparazione del terreno (circa € 300,00/ha).
  • Raccolta (circa € 300,00/ha).

La cimice asiatica

Per quanto riguarda la problematica legata alla cimice asiatica è intervenuto ISAGRO (azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di agrofarmaci). La prima comparsa della cimice asiatica in Piemonte risale al 2013, è un insetto che attacca i frutti nella fase precedente alla completa maturazione e raccolta ed è originaria dell’Asia orientale. Questo insetto è risultato devastante a carico di numerose specie coltivate.

Da adulto presenta un colore grigio-marrone, misura 12-17 mm ed è largo 12-17mm, con colori cromatici che permettono di distinguerlo da altri insetti in noccioleto. Le femmine depongono uova bianche a gruppi di 25-30 da cui fuoriescono i piccoli che si spostano sulle specie ospitanti, quali alberi da frutto, ornamentali, orticole, mais, soia, frumento e vite. Tra le specie più colpite ci sono, il pero e il nocciolo.

I danni che reca ai frutti sono molteplici:

  • punture precoci che portano all’aborto traumatico e/o al seme atrofizzato alla raccolta;
  • punte tardive (cimiciato) ovvero: raggrinzimento del seme, macchie brunastre necrotiche, odore e sapore sgradevoli, alterazione del colore.

Le possibilità di lottare sono tuttora in fase sperimentale, l’impiego di insetticidi fornisce risultati parziali infatti le aree trattate sono spesso reinfestate da altri individui provenienti dall’esterno; nemici naturali esistono, ma i loro effetti non garantiscono risultati evidenti.

La tecnica che funziona meglio è quella dell’attirare e uccidere, consiste nell’allestire delle aree di richiamo ed attrazione, da sottoporre successivamente ad interventi con insetticidi. Il vantaggio è quello di trattare piccole aree con forte incidenza di popolazione. Il primo passo per gestire il problema è quello di monitorare l’evoluzione dell’insetto così da conoscere l’entità della popolazione e capirne le fasi del ciclo.

Dopo aver trattato i temi sopra citati, il titolare, Marco, della Vivai Nicola, ha condotto un discorso sulla propria azienda e sul metodo di lavorazione Nicolahazelnut, da lui brevettato. In seguito ha condotto una visita guidata dei propri impianti e ceppaie.


Scarica la presentazione dell’evento
Scarica la presentazione di ISAGRO

Fonti

Confagricoltura di Asti + Isagro

Articoli correlati